Il 28 giugno, dopo il successo del primo anno dell’HPDC Shool di CSMT e AQM è stata presentata la II edizione in occasione della cerimonia finale, presso la sede di via Branze a Brescia, con incontri tecnici, tavole rotonde, andamento della produzione di getti, confronti per il mondo della pressocolata e cerimonia finale.
Una giornata celebrativa per i trenta studenti che hanno terminato il percorso didattico, soprattutto per i ventuno di loro che hanno potuto accedere agli esami finali del 20 e del 21 giugno, ottenendo i diplomi per le figure di Responsabile della Produzione, Tecnologo di Prodotto e Tecnologo di Processo. Esami superati egregiamente dalla totalità dei discenti, con una media di 88/100.
Sapere Fusorio per la competitività – Esperienza e Crescita, questo il titolo dell’evento finale che chiude un percorso e apre ufficialmente la via alla nuova edizione in partenza il 27 settembre.
“Una risorsa importante che abbiamo è il sapere e insieme alla cooperazione fa la differenza”, queste le parole di apertura del Presidente di CSMT e AQM, Riccardo Trichilo che sottolinea come oggi il mondo imprenditoriale è un mondo aperto, fare impresa significa fare osmosi e Brescia lo sta facendo. Come accade per l’industria 4.0, che si fonda sulla rete, il tessuto imprenditoriale fa rete con università, centri di ricerca e altre aziende. Una visione di impresa aperta e trasparente, che sa cogliere le opportunità, un modello di impresa Smart congiunto al modello di smart city, per diventare un connubio eccellente in ogni area.
Gabriele Ceselin, dalla cui mente è nato il progetto della scuola di pressocolata, poi sviluppato con tutti i partner, racconta come la cooperazione tra AQM e CSMT abbia permesso di realizzare il “sogno”, nato dal confronto e dall’ascolto delle esigenze dell’industria: ricambio generazionale, colmare il vuoto dei percorsi scolastici tecnici e universitari, formare figure certificate, trovare un punto di incontro tra utilizzatori, progettisti, produttori di getti etc., mantenere gli standard qualitativi e sostenere l’innovazione con uno sviluppo costante delle competenze, mantenere e rafforzare un livello di garanzia verso i clienti.
Una scuola nata per i dipendenti ma anche per neodiplomati e neolaureati, quest’ultimi con una grande opportunità in più di differenziarsi, certificarsi prima di entrare nel mondo del lavoro, andando in contro così alla forte richiesta delle aziende di figure tecniche esperte del processo fusorio.
La Prof.ssa Marina La Vecchia del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università degli Studi di Brescia, interviene con piacere a congratularsi con gli studenti che hanno raggiunto la certificazione: “le aziende chiedono sempre di più figure competenti e formate in ambito metallurgico e fusorio, ci troviamo all’interno di un indotto metallurgico ma c’è difficoltà a reperire studenti che coprono le tante richieste delle aziende. I progetti formativi come la scuola di pressocolata, master e percorsi di eccellenza in ambito metallurgico sono da sviluppare e far crescere”
I numeri della prima edizione: 200 ore di progettazione per il format, il telaio portante della scuola, 1500 ore di preparazione del materiale didattico, 401 ore di docenza effettivamente erogate, per approfondire tutte le fasi del processo fusorio. Tre macro tematiche, 61% sul processi produttivo 21% prodotto e 14% sulla gestione. Una classe di 30 studenti, provenienti da Brescia, Bergamo, Verona, Lecco, Padova e Macerata, 8730 ore di corso complessive erogate (OFA), 89 % la frequenza media di partecipazione, 64 giornate di lezione (tra venerdì e sabato), 9 esami intermedi di verifica apprendimento, 21 iscritti all’esame finale (23 aventi diritto), 21 qualificati e certificati. 17 le aziende totali, 14 fonderie e 3 utilizzatori/progettisti/altro (11 bresciane). 29 docenti coinvolti: 14 specialisti di settore attivi nella formazione e consulenza; 2 professori universitari della Facoltà di Ingegneria di Brescia, 13 aziende specializzate nel settore (supporter tecnici).
Numeri che in parte si replicheranno per la seconda edizione, inizialmente un progetto biennale, poi calibrato sulle esigenze e il successo della prima edizione e quindi riproposto già a settembre 2016. Le novità principali, derivanti da una progressiva analisi con questionari di valutazione agli studenti, riguardano:
- Armonizzazione del programma e degli interventi: maggiore coordinamento tra i docenti
- Rimodulazione dei tempi delle docenze: spostamento delle risorse ove ritenuto necessario, riduzione del carico di lavoro sui discenti.
- Modifica della sequenza delle lezioni: permettere maggiore fruibilità anche a chi non ha esperienza pregressa
- Maggiore spazio alle attività pratiche di laboratorio: verifica pratica delle teorie apprese
- Modifica delle modalità d’esame: per venire incontro alle esigenze dei discenti.
La durata e l’organizzazione saranno le medesime, circa 380 ore, presso le sedi di CSMT e AQM.
La giornata è stata ricca di contenuti tecnici con il seminario sulla sostenibilità energetica in fonderia e il costa totale di possesso del forno. L’intervento di Claudio Mus, per parlare della competitività delle fonderie, direttore tecnico R&S di Edurance Overseas. Ci troviamo in una fase di competizione senza confini per quanto riguarda l’evoluzione delle strategie industriali di produzione automotive, acquisizioni, merging, cessioni, consolidamenti sono costantemente in agenda e in queste operazioni la valutazione dell’azienda passa attraverso l’analisi del Portafoglio Clienti / Ordini acquisiti, della Tecnologia, della capacità di innovare ( % del fatturato investito in R&D, brevetti), del know-how ( risorse umane), della profitability – Redditività, delle business opportunities e del management.
Essere competitivi significa sviluppare il know how delle risorse umane, tecnici che hanno un valore sempre più prezioso, giovani che hanno passione: “ Le risorse umane sono qualcosa al di sopra di ogni misurazione. Le capacità di queste risorse possono estendersi illimitatamente quando ogni persona comincia a pensare “ – citando Tiachi Ohno (padre del sistema di produzione attuato nell’azienda automobilistica Toyota: il Toyota Production System) Claudio Mus lancia un importante messaggio alle aziende e apre la tavola rotonda con chi ha deciso di investire proprio nel capitale umano e ha creduto nel progetto della scuola: La Cibek con Marina Zani, Tecnopress, con Marco Bettinsoli, Lomopress con Massimiliano Mario, Fonderie Cervati con Stefano Cervati e Mario Conserva di Alfin -.Edimet.
Riccardo Trichilo, fornisce un ulteriore stimolo alla platea: “l’azienda eccellente è un azienda profittevole, competitiva, innovativa, sana, digitale nel prodotto e nel processo, leale e sostenibile. In modo armonico, nessun valore prevarica sull’altro, in tutte le funzioni e in tutte le persone, un modo nuovo di fare impresa. Valori obiettivo, sapere dove siamo per vedere dove possiamo arrivare, lavorando sul gap: questi valori sono le basi del nuovo progetto di CSMT e AQM, che verrà presentato in conferenza stampa il prossimo 18 luglio, un innovativo percorso didattico che partirà a novembre.
Fotogallery
Le presentazioni della giornata:
SEMINARIO TECNICO SOSTENIBILITA’ ENERGETICA IN PRESSOCOLATA
ESPERIENZA E CRESCITA VERSO LA SECONDA EDIZIONE HPDC SCHOOL
HPDC School – Plasmiamo le competenze in Pressocolata
Scopri il Piano Studi e le modalità di adesione.